Città Futura per Aviano

Giacinto Cimolai

CANDIDATO SINDACO

Libertà è partecipazione

GIU

1

Incontro con i Negozianti e le Aziende
Casa dello Studente, Aviano

Mercoledì 1 giugno 2022, ore 20:30

MAG

25

Incontro con Riccardo Szumski alla
Casa dello Studente

Mercoledì 25 maggio 2022, ore 20:30

Insieme per costruire la Città del Futuro

Il nostro programma

INSIEME PER COSTRUIRE LA CITTà DEL FUTURO

“Cominciate col fare ciò che è necessario,
poi ciò che è possibile.
E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile”

– San Francesco

Il Cambiamento dell’Italia parte da Aviano.

Ci sono persone che per tutta la vita combattono per un obiettivo, dedicando tutte se stesse, rinunciando a tutto, come se fosse una missione.

Ci sono persone che per tutta la vita non si preoccupano di nulla e vivono alla giornata.

Ci sono persone che ogni giorno si chiedono cosa sia giusto o meno fare.

Noi cerchiamo persone che vogliano agire, persone che sono stanche di stare alla finestra, persone che si sono stancate di parlare, che si sono stancate di promesse e vogliono riprendere in mano le redini del proprio futuro.

Eraclito disse: ogni giorno, quello che scegli, quello che pensi e quello che fai, è ciò che diventi.

Oggi è il momento dell’azione.

Il 12 giugno 2022 si va al voto per eleggere i nuovi rappresentanti in seno al Consiglio comunale per i prossimi 5 anni.

Innanzitutto, dobbiamo decidere se votare, poi anche a quale programma dare la nostra preferenza.

Oramai la maggioranza del paese è rappresentata da chi non vota, una scelta rispettabilissima, ma che porta come conseguenza al fatto che una strettissima minoranza, può decidere le sorti di tutti gli altri.

In questi ultimi due anni abbiamo visto a quali risultati possa condurre.

È pur vero che le amministrazioni locali seguono logiche diverse dal governo centrale, ma è anche sicuro che ne devono subire le direttive.

L’appello, quindi, è votare: almeno potremmo dire di aver scelto e poi cercare di scegliere persone e programmi concreti.

Seppure la dimensione locale sia comunque soggetta alla Regione prima e allo Stato poi, fino ad oggi i programmi si sono limitati a rappresentare un elenco di cose da fare: strade, opere pubbliche, marciapiedi, ecc.

Oggi però più che mai abbiamo bisogno di una visione per il futuro, di un programma per rivalutare l’intero tessuto del Comune, abbiamo bisogno di un programma che abbia la capacità di vedere oltre per cambiare il territorio non di un programma per la gestione ordinaria.

Qualcuno lo potrà definire utopico, ma invece, è assolutamente possibile: basta cominciare.  

L’Aviano che vogliamo deve essere:

  • partecipata
  • libera
  • pulita
  • verde
  • intelligente
  • dinamica
  • innovativa
  • attrattiva
  • sostenibile
  • sicura
  • inclusiva
  • a rifiuti zero
  • a energia rinnovabile
  • impresa sociale
  • città del futuro
  • agricoltura sostenibile
  • associativa

 

Prima però di illustrare il programma per i prossimi cinque anni, sono doverose tre premesse che inquadrino il particolare momento politico attuale.

La prima

Due anni di “emergenza sanitaria” prima, e la guerra Russia-Ucrania poi, hanno cambiato completamente la vita di tutti noi e stanno cambiando radicalmente gli equilibri mondiali, il modo di fare politica e l’economia. Le conseguenze nefaste le pagheremo nei prossimi anni.

Indipendentemente dalla appartenenza politica ad una parte piuttosto che ad un’altra, dobbiamo prendere consapevolezza che tutto è cambiato e nulla sarà come prima.

Le categorie politiche destra, sinistra, centro, sono saltate.

Anche se stiamo presentando un programma per le elezioni comunali non possiamo non guardare quello che è accaduto a livello nazionale in questi ultimi anni: una grande ammucchiata. Tutti assieme in nome di un’emergenza sanitaria con il risultato di una generale e profonda crisi economica e di una serie di misure liberticide mai viste dalla fine della seconda guerra mondiale.

Possiamo pensare che i rappresentanti locali dei partiti nazionali si comportino in modo diverso dai partiti che rappresentano?

La seconda

Non intendiamo illustrare qui un elenco di opere pubbliche, strade, marciapiedi: questi interventi sono ovvi e doverosi, ma sono anche interventi che devono essere gestiti dagli uffici comunali. Se c’è una buca nella strada non serve il Sindaco per chiuderla.

In un programma di legislatura, si deve illustrare quale sarà l’Aviano del futuro, e oggi i temi più importanti per ogni famiglia sono la salute, la crisi economica e la crisi di un modello di sviluppo. Questi devono essere i temi del cambiamento, tutto il resto deve essere fatto ma fa parte della gestione ordinaria.

La terza

La realizzazione di alcuni punti di questo programma potrà sembrare, a prima vista, una delle tante promesse elettorali.

Non è assolutamente così: per ogni punto del programma è già stata predisposta una road map per la sua realizzazione con tempi e costi ed è stato costituito un Comitato Tecnico Scientifico, con professionisti di indubbie capacità professionali,  che coadiuverà l’Amministrazione nel percorso realizzativo.

Chi, giustamente incredulo, ne vorrà sapere di più, può contattarci o scriverci: troverà la risposta a ogni dubbio.

OGGI O MAI PIÙ

Non è più il tempo della filosofia, delle discussioni, delle divisioni: ora è il momento di rimboccarsi le maniche, di mettere sul tavolo quello di cui siamo capaci.

Tutti abbiamo visto che non basta contestare, che i vaffa non hanno portato da nessuna parte.

Tutti abbiamo anche visto che oggi i partiti sono quasi tutti uguali, tutti siedono al medesimo tavolo della spartizione, tutti pensano alla poltrona dimenticandosi dei cittadini che li hanno votati e del paese.

Oggi c’è bisogno della concretezza e dell’aiuto di ogni persona di buona volontà.

Ognuno può essere artefice di un grande cambiamento, di un nuovo rinascimento.

C’è bisogno di riportare l’uomo al centro, dando ad ognuno pari opportunità e salvaguardando la dignità di tutti.

Se non riusciremo nel nostro intento, anziché un nuovo rinascimento, vivremo un periodo buio di decadenza assoluta.

Non è necessario qui fare grandi analisi: ognuno nella sua famiglia, nella sua azienda sta riscontrando dove ci stia portando la politica degli ultimi vent’anni. Tutti abbiamo sperimentato in questi ultimi due anni la privazione delle libertà, la crisi economica, l’aumento delle bollette. Ora la guerra ci porterà alla recessione.

 

UN PROGRAMMA INNOVATIVO

L’innovazione del nostro programma si manifesta soprattutto nella sua carica economico-sociale: tutto il complesso dovrà infatti ricreare la realtà locale mediante una scenografia che riprenda il motivo della “piazza, dell’agorà”. Per ricostruire quel tessuto economico sociale che per tanti anni ha caratterizzato il tessuto economico del paese.

Tutti gli aspetti del progetto saranno peraltro collegati a un sistema di valori che appartengono al mondo dell’agricoltura, dei territori rurali, dell’artigianato e delle culture locali, in altre parole, alle nostre radici.

Ogni frazione del Comune, ogni area territoriale può vantare una specificità che necessita di valorizzazione. La nostra ricchezza è infatti la diversità, la non- standardizzazione. I diversi territori locali si distinguono per il paesaggio agricolo e rurale, cioè l’ambiente, le coltivazioni e gli allevamenti, le sistemazioni, i distretti produttivi, nonché per le risorse gastronomiche, ossia i prodotti alimentari e i servizi di ristorazione. Il programma mira a ricostruire e sostenere la personalità e la qualità locale. Il tema della qualità territoriale, investe tutti gli aspetti del programma, traducendosi in un programma di qualità, soddisfacendo i bisogni primari legati alla vita, alla libertà di scelta, ma anche e soprattutto quelli legati alla sfera spirituale e culturale, mediante un’armoniosa combinazione di elementi legati alla  tradizione e all’innovazione: qualità e sicurezza nell’erogazione dei servizi, perseguite con strumenti moderni ma mirati alla valorizzazione delle tradizioni, alla salvaguardia delle specificità di ognuno; rivalutazione del paesaggio e del territorio rurale unita a servizi di accoglienza e di trasmissione di tradizioni, cultura e antichi saperi.

L’idea di base nasce dalla consapevolezza delle esigenze scaturite dalla società moderna e, senza contrapporsi a essa, si propone come un fenomeno culturale legato ai valori genuini tipici dei piccoli comuni. È prevista la creazione di un collegamento con le risorse del territorio ai fini della loro promozione e fruizione; infine, la rivalutazione del patrimonio storico e culturale del territorio di ubicazione.

LIBERTÀ  E  DIGNITÀ DELL’UOMO

Prima di tutto la libertà. Molti hanno sacrificato la vita per rendere questo paese libero. Oggi grazie ad una gestione della pandemia vergognosa, che ha creato migliaia di morti e una spaventosa crisi economica, la libertà è venuta meno. Nonostante la maggior parte dei paesi stia ritornando alla vita normale, noi stiamo subendo gravissime violazioni delle libertà personali, che nulla hanno a che vedere con la salute.

Qui il problema non è essere di sinistra o di destra, essere si vax o no vax, si green pass no green pass, è la LIBERTÀ e la sopravvivenza economica.

È l’uomo al centro dell’universo oppure l’uomo è un piccolo granello del sistema, funzionale solo al fatturato che sviluppa? 

Noi crediamo che ogni essere umano nasca libero, debba avere le medesime opportunità e abbia il diritto di poter essere messo nelle condizioni di poter svolgere una vita di benessere e dignità.

Quando si è costretti a scegliere tra pagare una bolletta e mettere un piatto di pasta in tavola, abbiamo perso la dignità dell’uomo.

Per quanto gli compete il Comune deve impegnarsi a costruire una rete di servizi a sostegno della persona nelle sue diverse condizioni ed età.

E noi tutti dobbiamo smettere di avere paura: paura del virus, paura della guerra, paura del futuro.

In quel giorno di ottobre del 1978 in cui Papa Giovanni Paolo II apparve per la prima volta sui gradini di San Pietro, con una grande croce piantata davanti a sé come la spada nell’Arcangelo Michele, iniziò con queste parole: “ Non abbiate paura!”

Quel “non abbiate paura” era rivolto senza dubbio al mondo dove l’uomo ha paura dell’uomo, paura della vita, e forse ancora di più della morte, paura delle energie folli che egli tiene prigioniere, paura di tutto, di niente e qualche volta della propria paura; ma era anche, o almeno poteva essere, l’esortazione di un discepolo degli albori del cristianesimo ai suoi fratelli a rendere testimonianza.

E da questo “non abbiate paura”, siamo arrivati alla caduta del muro di Berlino. Ma per far ciò, per toglierci di dosso il timore, dobbiamo essere coscienti e consapevoli e vivere in sintonia con la Natura e l’Universo. Ecco però che se abbandoniamo per un attimo le convinzioni e ci lasciamo guidare dal nostro “io”, la nostra vita cambia e tutto intorno a noi, muta di conseguenza.

Non abbiate paura quindi a voltare pagina, a ritornare a votare, e soprattutto a scegliere qualcosa di nuovo. Il vecchio lo abbiamo già conosciuto sulla nostra pelle: oggi è il momento di osare è il momento di chiedere con forza quello che ci spetta: LIBERTÀ, DIGNITÀ e RIPRESA ECONOMICA.  

Punteremo all’attivazione di politiche concrete:

  • per rendere Aviano il Comune con la miglior qualità della vita in Italia
  • per difendere i diritti dell’infanzia troppo spesso violati o dimenticati
  • per favorire i giovani, che rappresentano il nostro futuro, creando opportunità perché possano sviluppare i propri talenti
  • per difendere e assistere gli anziani che hanno contribuito a costruire questo paese e troppo spesso diventano solo un peso
  • per tutelare le persone diversamente abili sviluppando delle politiche inclusive
  • per tutelare l’ambiente in cui viviamo perché il territorio è la nostra casa e se lo distruggiamo è come se stessimo distruggendo proprio la nostra casa.

Opereremo per creare pari opportunità in tutti gli ambiti sociali e contrastare ogni forma di discriminazione: economica, politica, sociale, religiosa e di genere.

Da dove partiamo?

Sei pronto?

Prossime Elezioni

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Il Nostro Candidato Sindaco

Giacinto Cimolai

Nato a Fontanafredda (Pordenone) l’11 marzo 1958. Sposato e poi, come molti, divorziato.

Dal 1987 ha operato nel settore del benessere, prima come direttore nei corsi di formazione professionale e poi nella gestione di centri benessere.

Nel 2010 incontra Stefania con cui ricomincia una seconda vita e dà inizio al progetto sociale di Comunità Etica, di cui è presidente.

Dal 2017 si dedica dunque alla promozione e allo sviluppo di questo progetto, promuovendolo in tutta Italia.

Nel 2022 fonda la testata giornalistica CambiaMenti.

Ha pubblicato quattro libri.

Basta con i soliti slogan

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