Famiglia

Pablo Picasso, La famiglia Soler, 1903, olio su tela
Fai click qui per saperne di più

Famiglia

La Famiglia è l’ultimo baluardo per impedire il disfacimento del tessuto sociale.

La tendenza di questi ultimi anni propone il modello del single, ma senza la tutela della famiglia tutto il tessuto sociale si trova ad affrontare gravi problemi.

Vanno quindi aiutati quei giovani che decidano di costruirsi una famiglia, attraverso tutta una serie di azioni.

Bambino

La prima è la realizzazione di una casa della maternità. Una casa fuori dall’ospedale, in cui una equipe di ostetriche segua la gravidanza dall’inizio. Un luogo sociale, un punto di riferimento, in cui le coppie vengono accompagnate nel percorso che le porterà a conoscere loro figlio.  Un luogo che abbia le caratteristiche di una vera casa. Un luogo nel quale personale specializzato, accompagna e assiste la gravidanza, il parto, il puerperio e poi il bambino nei primi anni di vita. Una casa nell’ambito della quale vengano offerti i seguenti servizi:

  • Corsi e percorsi durante la gravidanza
  • Assistenza per chi sceglie il parto in casa
  • Puerperio a domicilio con assistenza specifica nel periodo successivo al parto nella cura del neonato, nella gestione delle emozioni, nella ricerca di nuovi equilibri.
  • Consulenza per l’allattamento
  • Attività per i bambini
    • Da 0 a 4 mesi con ostetrica
    • Da 4 a 12 mesi con educatrice
    • Da 1 a 3 anni con il nido
    • Da 3 a 6 anni con un centro estivo
    • Da 0 a 6 anni con la musica e musico-terapia per bambini
  • La corresponsione di un contributo pari al 50% dell’importo necessario per l’acquisto di un kit di pannolini lavabili. Per produrre pannolini usa e getta per un solo bambino si richiede una quantità di cellulosa pari a circa 10 grandi alberi. Riempiti di feci e urine i pannolini costituiscono il 20% circa, dei rifiuti nelle discariche. Ogni bambino produce all’incirca una tonnellata di questi rifiuti difficili da trattare e non biodegradabili. Il loro tempo di decomposizione, varia da 200 a 500 anni. L’uso di un pannolino lavabile permetterebbe quindi un notevole risparmio, oltre che essere maggiormente rispettoso dell’ambiente e non provoca problemi dermatologici.

Anziano

L’indice di vecchiaia rappresenta il grado di invecchiamento di una popolazione. Quello relativo al Comune di Aviano nel 2021 è pari a 221,5 mentre nel 2002 era 176,8. Tradotto, oggi ci sono 221 anziani over 65 anni ogni 100 giovani fino a 14 anni.  L’indice di vecchiaia medio a livello nazionale è invece, sempre riferito all’anno 2021, 182,6.

Stiamo invecchiando più della media nazionale e come possiamo sostenere l’anziano negli ultimi anni della vita?

Nell’Aviano del futuro l’anziano deve tornare ad essere la figura preziosa che sempre ha rappresentato in tutte le culture: il saggio, il nonno che aiuta nella crescita dei giovani, colui che trasmette l’esperienza e quindi la conoscenza e la cultura del luogo.

In collaborazione con le associazioni del territorio vogliamo promuovere dei corsi di teatro che portino alla nascita di una compagnia teatrale amatoriale.

Nell’ambito dei progetti di tutela e promozione dell’artigianato dobbiamo dare spazio agli anziani che possano trasmettere le loro conoscenze nelle varie attività artigianali.

Il Comune sarà promotore e sosterrà tutte le iniziative di abitare sociale in particolar modo quelle che si proporranno il recupero e riuso del patrimonio edilizio esistente e quelle che proporranno programmi di agricoltura sociale inclusiva.

Un Centro Diurno per Anziani, integrato ed in sinergia con tutti gli altri progetti sarà quindi uno dei punti fondamentali del nostro programma. Uno spazio dove l’anziano possa ritrovarsi ma anche uno spazio dove possa trasmettere le proprie conoscenze.

In collaborazione poi con le strutture sanitarie e assistenziali, il Comune si farà carico per dotare il territorio di un servizio di Tele Medicina che permetta di semplificare l’accesso ai servizi sanitari limitando gli spostamenti e velocizzando l’erogazione dei servizi.

Diversamente abile

La disabilità, purtroppo, colpisce in Italia una famiglia su quattro: nessuno può ritenersi immune.

Il Comune deve preoccuparsi innanzitutto nel rendere inclusivo tutto il territorio con iniziative che permettano a persone diversamente abili la totale fruizione di tutti i servizi ma soprattutto deve farsi promotore di servizi assistenziali che aiutino le famiglie nella gestione delle disabilità all’interno del nucleo famigliare.

Anche per il diversamente abile, se autosufficiente, l’abitare sociale è uno degli interventi più concreti facendo in modo che il suo inserimento sia graduale per permettere una gestione più dolce del grande tema del “dopo di noi”.

Famiglia
Sindrome di Down

sostienici

Possiamo contare sul tuo supporto?